Progetto:
"Giornalisti improvvisati contro le barriere architettoniche"
Nato dalla proposta dai ragazzi di 2°N dopo la lezione sulle "barriere architettoniche":
i ragazzi hanno proposto di realizzare un volantino da distribuire i quartiere per sensibilizzare le persone riguardo all'importanza dell'abbattimento delle barriere architettoniche.
Ne è nato un progetto interdisciplinare in collaborazione con l'insegnante di italiano e con i giornalisti del Resto del Carlino di Modena.
I ragazzi hanno realizzato un volantino e hanno preparato la loro intervista,
ogni ragazzo aveva un compito ben preciso,
siamo quindi usciti in quartiere ed ecco il risultato
scritto da giornalisti improvvisati e giornalisti professionisti:
scritto da giornalisti improvvisati e giornalisti professionisti:
UNA PASSEGGIATA IN CENTRO PIENA DI DIFFICOLTA' (di Alessia )
Mercoledì 4 Maggio, tra le ore 9 e le 12, io e la mia classe abbiamo fatto una passeggiata speciale con Cristina, una compagna che ha bisogno della carrozzina per muoversi. Durante l’uscita in centro eravamo insieme alle prof. di tecnologia (con cui è iniziato questo progetto), di italiano e di sostegno. Abbiamo deciso di fare questa attività per far capire alla gente con quanta difficoltà tutte le persone in carrozzina debbano vivere. Il nostro scopo era sensibilizzare le persone, e appunto, far capire loro che in giro ci sono tantissime barriere architettoniche, ovvero impedimenti e difficoltà di accesso per le persone disabili.
Questo progetto è nato da una lezione fatta in classe con la prof. di tecnologia. Abbiamo passato l’ora parlando delle difficoltà di accesso che hanno tutte le persone con disabilità. Tutto è iniziato con il video “Canto anch’io”, che è una canzone cantata da un gruppo di ragazzi, tra i quali è presente un disabile. Nel testo si spiega in modo divertente e simpatico quanto sia difficile vivere e svolgere le attività quotidiane per le persone in carrozzina. Tutta la classe, durante la spiegazione della nostra prof., si è ammutolita; tutti siamo stati molto interessati e entusiasti di affrontare questo argomento. Dopo una lezione così piena di significati, a due miei compagni è venuta una splendida idea. Massimo e Danilo hanno proposto di fare un’uscita nel nostro quartiere in cerca di barriere architettoniche, per poi far rendere conto alle persone che non le hanno abbattute, che è un grave errore. La prof. ha accettato e abbiamo iniziato a lavorare all’organizzazione dell’uscita. Ci siamo suddivisi in diversi ruoli (cameramen, fotografi, volantinaggio, commissione tecnica, giornalisti e vigili urbani) ognuno aveva il suo lavoro da fare. La prof. per diffondere ancora di più il nostro messaggio, ha deciso di chiamare anche una giornalista del Resto del Carlino, che ci ha accompagnati in questa uscita.
Ci siamo aggirati per il centro di Modena e, come era previsto, Cristina purtroppo ha incontrato diversi ostacoli. Si sono verificati anche sul ponte che affianca la Coop, con diverse buche in strada, e marciapiedi troppo stretti. Dopodiché siamo giunti in corso Vittorio Emanuele, dove abbiamo fatto caso a un susseguirsi di negozi con scalini e senza nessun tipo di accesso per i disabili. In alcuni di essi, siamo entrati e abbiamo fatto una sorta di intervista ai proprietari, per capire il perché di queste barriere architettoniche. Le risposte variavano ovviamente molto, da persona a persona. Alcuni si lamentavano per la mancanza di soldi, altri dicevano che il comune non glielo permetteva. Sebbene, ogni tanto, trovassimo anche qualche persona con un cuore, disposta a fare il possibile per permettere anche ai ragazzi in carrozzina di entrare nel proprio negozio con facilità, c’erano molti negozi impossibili da raggiungere per un disabile. Una volta giunti in piazza Roma, abbiamo fatto una pausa gelato. Dopo la piccola pausa, abbiamo passeggiato fino alla biblioteca Delfini, dove abbiamo scoperto e abbiamo fatto notare al responsabile che non ci sono mappe per le uscite di emergenza per i disabili. Questa è stata la nostra ultima tappa e nella passeggiata di ritorno, abbiamo notato che molte macchine senza permesso, parcheggiano sul giallo, così abbiamo messo delle multe finte, per far capire anche a loro, il grande sbaglio che stavano commettendo.
Una volta arrivati a scuola, eravamo tutti molto contenti del risultato di questa uscita. Perché il nostro obbiettivo l’abbiamo raggiunto. Siamo riusciti ad aiutare e a far capire a queste persone quanto sia difficile, per un ragazzo disabile, anche solo andare a fare una passeggiata in centro. Spero che le persone che hanno ricevuto il nostro messaggio, facciano il possibile per cambiare le cose e aiutare le persone in carrozzina.
Il resto del Carlino
Giovedì 5 maggio 2015
I volantini distribuiti:
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Tutti hanno contribuito con i loro disegni:
Flavia 2°N
Flavia 2°N
Soufiane 2° N
Aulona 2°N
Nahid 2°N
Kelly 2°N
Alessia 2°N
Alessandro 2°S
Sofia 2°S
Raffaella 2°S
Anastasia 2°S
Lisa 2°S
Nicolò 2°S