
In un periodo di poco successivo alla terza guerra mondiale, sono molto poche le persone sopravvissute al disastro. Solo nell'isola di High Harbor gli abitanti hanno rinunciato ai pericoli di uno sviluppo sfrenato, tornando di fatto a un'epoca quasi preindustriale. Conan, un ragazzo sopravvissuto alla catastrofe che vive da anni solo su un isolotto deserto, è stato aiutato nei momenti più difficili da una "voce" ed ha forgiato il suo corpo vivendo come un selvaggio. Viene un giorno in contatto con una spedizione di ricerca proveniente da Industria, una città-stato abitata dalla maggior parte dei sopravvissuti ed organizzata in una futuristica e distopica società "illuminata". La voce suggerisce al ragazzo di unirsi a loro, e viene così condotto ad Industria. Qui Conan ritrova Briac Roa, da lui conosciuto come "il Maestro", un grande scienziato dotato di poteri telepatici, che si nasconde sull'isola sotto le mentite spoglie del burbero Patch. La storia si sviluppa quindi in un intreccio che lega l'isola di High Harbor, Industria e la lotta dello scienziato e di Conan per raggiungere Lana, nipote di Briac Roa ed amica d'infanzia di Conan, anch'essa dotata di potenti poteri telepatici, ad High Harbor per compiere il proprio destino.
Questo libro mi è piaciuto perché racconta come la stupidità umana può distruggere il pianeta e le persone che ci abitano.
RispondiEliminaConan, dopo essere sopravvissuto a un disastroso conflitto mondiale, a maremoti e terremoti, si trova da solo su un’isola; dopo un lungo periodo da naufrago, Conan incontra persone malvagie ed egoiste, che intendono dominare e conquistare il pianeta.
Questo libro mi è piaciuto molto perché affronta varie tematiche che sono, tra l’altro, attuali come l’inquinamento, la voglia di potere umana, la dipendenza degli uomini da prodotti sintetici e la forza distruttiva della natura.
La maggioranza di persone, nonostante gli avvertimenti di Briac Roa (il vecchio saggio) ha utilizzato “l’energia magnetica” per conquistare il mondo, non preoccupandosi dei danni che avrebbe causato all’ambiente.
La natura, si è infatti ribellata,ne è un esempio eclatante dei nostri giorni, ne parlano tutti i giornali e notiziari, della slavina che ha seppellito l’albergo ai piedi di una valle in Abruzzo,causando morte e distruzione. L’albergo forse... non ci sarebbe dovuto essere!
Un libro scritto negli anni 70 più che mai attuale...assolutamente da leggere!
E.T. II^E