GIORNALISTI IMPROVVISATI CONTRO LE BARRIERE ARCHITETTONICHE

2 maggio 2017

(Jennifer 2°D)

6 maggio 2017

Sabato 6 maggio abbiamo fatto un'uscita per vedere da vicino il problema delle barriere architettoniche, che anche se siamo in un periodo estremamente avanzato continuano ad essere un problema grave per i più sfortunati.

Eravamo due classi, divise per gruppi ognuno con un proprio ruolo: Giornalisti, addetti ad intervistare i padroni dei locali, fotografi addetti ad immortalare le barriere architettoniche, cameraman addetti a filmare le barriere architettoniche commissione tecnica addetta a trovare barriere architettoniche, essi erano dotati di due carrozzine per invalidi in modo che potessimo verificare noi la fatica per i disabili nell’entrare in locali con barriere architettoniche. Vigili urbani addetti a multare le macchine in sosta che impedivano il passaggio ai disabili , volantinaggio addetti a distribuire volantini CONTRO le barriere architettoniche.

Nel tragitto da scuola abbiamo incontrato diversi marciapiedi inagibili, strisce pedonali senza rampa dal marciapiede e addirittura grossi pali della luce su stretti marciapiedi. Nel primo locale il bagno per disabili era inagibile a causa di un frigo, il secondo locale invece anche se presentando  barriere architettoniche si è verificato disponibile di un bagno per disabili. Abbiamo poi proseguito in una lavanderia dove l’accesso ai disabili era davvero molto difficoltoso a causa delle dimensioni della lavanderia. Siamo poi andati in un’edicola dove al posto di una rampa vi era un alto scalino; il giornalaio però si è dimostrato molto disponibile e dispiaciuto dell’accaduto, ci ha detto che il comune non ha mai provveduto con aiuti finanziari ad aiutarlo ad abbattere l. barriere architettoniche presenti nel suo locale.  A differenza dell'edicola in un ristorante non ci hanno lasciato porre domande. I vigili urbani hanno potuto multare parecchie macchine che impedivano ai disabili l’accesso al marciapiede. In un locale non si sono presentate difficoltà era presente una rampa ed il bagno. Infine prima del rientro a scuola abbiamo intervistato un signore il quale inizialmente non sapeva cosa fossero le barriere architettoniche ma dopo una breve nostra spiegazione ha affermato che anche lui era contro di esse.

Questa uscita ci è stata molto utile a farci conoscere le difficoltà dei disabili, che anche noi un giorno potremmo essere, e le molte barriere architettoniche presenti nel nostro quartiere.

(Eleonora 2°D)

  BARRIERE ARCHITETTONICHE                            .

PREMESSA:

Le barriere architettoniche sono ostacoli che si possono presentare nella vita di tutti, in particolare alle persone che sono nate con particolari disabilità. Le barriere architettoniche sono costruite dall’uomo senza la minima importanza per chi ha difficoltà ad evitarle. Ognuno nel suo piccolo deve cercare di non commettere gli errori comuni della società.

OBIETTIVO:

L'obiettivo era quello di vivere alcune ore come disabili e relativi accompagnatori per meglio comprendere cosa significa incontrare una barriera architettonica. Abbiamo intervistato i lavoratori dei negozi nei pressi della scuola, chiedendo loro  se il locale era adeguato a chiunque avesse una carrozzina o se presentava barriere architettoniche. Un altro obiettivo era quello di far capire alle persone tramite volantini e interviste che le “BARRIERE ARCHITETTONICHE SI DEVONO EVITARE!”

COME E’ ANDATA:

I cittadini normalmente non si accorgono di quante barriere architettoniche ci siano in una città caotica come la nostra. Il compito di ognuno di noi è quello di impedire la crescita di nuovi ostacoli ed accertarci che qualsiasi posto pubblico sia accessibile. La prima tappa è stata un bar di Via Fratelli Rosselli, era possibile entrare con una carrozzina ma il bagno era difficilmente accessibile per motivi di spazio. La proprietaria ci ha dato il permesso di entrare come tutti gli altri, tranne una signora non Italiana, proprietaria di un ristorante cinese, che non ci ha dato il consenso per motivi di privacy.

Ogni volta che entrava il gruppo giornalismo si riferiva ai negozianti dicendo :

“Cosa ne pensa delle barriere architettoniche”

Alcuni si limitavano a rispondere brevemente dando risposte molto generiche, sapendo che il loro locale aveva diverse barriere architettoniche.

Alcune persone erano alquanto confuse, altri non erano neanche a conoscenza del fatto che in città molte persone trovano difficile la loro vita quotidiana, mentre noi scopriamo che tutti devono avere gli stessi diritti.

Giulia , Eleonora, Emanuele 2C