TAVOLA 1:
DISEGNO DEL DIARIO IN SCALA 1:2 IN PROIEZIONE ORTOGONALE
(misure rilevate dallo studente, ridotte in scala 1:2)
TAVOLA 2 (2°N)
TAVOLA 2 (2°S) e TAVOLA 3 (2°N):
DISEGNO DI UN PRISMA RUOTATO
TAVOLA 3 (2°S):
cubo sospeso su PO
TAVOLA 4 (2° S)
prisma a base esagonale sospeso su PO
TAVOLA 4 (2°N)
prisma a base esagonale sospeso su PO
TAVOLA 5
TAVOLA 6
TAVOLA 7
TAVOLA 8 (2° S) TAVOLA 9 (2° N)
TAVOLA 9 (2° S) TAVOLA 8 (2° N)
ASSONOMETRIE (axonometry, axonométrie)
L’assonometria è un metodo di rappresentazione che serve per disegnare con una sola figura le tre dimensioni di un oggetto: permettono di realizzare una figura tridimensionale nella sua interezza mantenendone cioè i rapporti metrici e angolari.
È un metodo oggi molto usato nella progettazione architettonica (disegno di edifici), nel disegno industriale (disegno di oggetti finiti) e meccanico (disegno di parti di macchinari).
Consente di rappresentare l’oggetto come è realmente: ciò permette di misurare direttamente sul disegno le sue dimensioni (solo nell'assonometria cavaliera le dimesioni lungo l'asse y sono ridotte alla metà).
La costruzione del disegno assonometrico si basa sull’utilizzo di tre assi di riferimento aventi un punto in comune detto origine, corrispondente al punto O.
Su ognuno di questi assi si riportano le misure relative alla lunghezza, larghezza e altezza dell’oggetto da rappresentare.
Esistono vari tipi di rappresentazioni assonometriche. Le più utilizzate sono: l’assonometria isometrica, l’assonometria cavaliera e l’assonometria monometrica, facilmente realizzabili con le squadre con angoli di 30°, 45°, 60° e il compasso.
In ognuna di esse il metodo operativo non cambia; quello che cambia è il rapporto angolare degli assi tra loro e, di conseguenza, anche la visione finale dell’oggetto.